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عَنْ ‌حُمْرَانَ مَوْلَى عُثْمَانَ بْنِ عَفَّانَ رضي الله عنه:
أَنَّهُ رَأَى عُثْمَانَ بْنَ عَفَّانَ دَعَا بِوَضُوءٍ، فَأَفْرَغَ عَلَى يَدَيْهِ مِنْ إِنَائِهِ، فَغَسَلَهُمَا ثَلَاثَ مَرَّاتٍ، ثُمَّ أَدْخَلَ يَمِينَهُ فِي الْوَضُوءِ، ثُمَّ تَمَضْمَضَ وَاسْتَنْشَقَ وَاسْتَنْثَرَ، ثُمَّ غَسَلَ وَجْهَهُ ثَلَاثًا، وَيَدَيْهِ إِلَى الْمِرْفَقَيْنِ ثَلَاثًا، ثُمَّ مَسَحَ بِرَأْسِهِ، ثُمَّ غَسَلَ كُلَّ رِجْلٍ ثَلَاثًا، ثُمَّ قَالَ: رَأَيْتُ النَّبِيَّ صَلَّى اللهُ عَلَيْهِ وَسَلَّمَ يَتَوَضَّأُ نَحْوَ وُضُوئِي هَذَا، وَقَالَ: «مَنْ تَوَضَّأَ نَحْوَ وُضُوئِي هَذَا ثُمَّ صَلَّى رَكْعَتَيْنِ لَا يُحَدِّثُ فِيهِمَا نَفْسَهُ غَفَرَ اللهُ لَهُ مَا تَقَدَّمَ مِنْ ذَنْبِهِ».

[صحيح] - [متفق عليه] - [صحيح البخاري: 164]
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Si tramanda da Ĥumrān, il liberto di ‘Uṯmān Ibn ᾿Affān, che ‘Uṯmān Ibn ᾿Affān chiese dell’acqua per l’abluzione, quindi la versò dal recipiente sulle proprie mani, lavandole per tre volte; poi immerse la mano destra nell'acqua dell'abluzione, e si sciacquò la bocca e aspirò [l'acqua col naso] e poi la soffiò fuori; in seguito si lavò il viso per tre volte, poi lavò gli avambracci fino al gomito per tre volte. Quindi si strofinò il capo, poi lavò ciascun piede per tre volte e in seguito disse: “Ho visto il Profeta - che Allah conceda in suo favore la preghiera e la salute - compiere un’abluzione simile a questa mia abluzione, e dire «A chiunque compia un’abluzione simile a questa mia abluzione e poi preghi due unità nelle quali non dialoghi con se stesso (n.d.T. ossia senza distrarsi), Allah perdona ciò che è preceduto del suo peccato»”.
[Autentico (şaĥīĥ)] - [Di comune accordo (Al-Buḵārƴ e Muslim)] - [Şaĥīĥ Al-Buḵārƴ - 164]

La spiegazione

‘Uṯmān - che Allah Si compiaccia di lui - ha esposto la modalità d'abluzione del Profeta - che Allah conceda in suo favore la preghiera e la salute - in modo pratico, affinché risultasse più chiaro. Si fece portare dell'acqua in un recipiente, poi versò l'acqua sulle mani lavandole tre volte. Dopodiché immerse la mano destra nel recipiente e prese una manciata d'acqua con cui si sciacquò la bocca e la rigettò. Poi aspirò l'acqua fino all'interno del naso, poi la rigettò soffiandola fuori. Poi si lavò il volto tre volte. Poi si lavò gli avambracci tre volte compresi i gomiti. Poi si passò la mano inumidita sulla testa una volta. Poi si lavò tre volte i piedi comprese le caviglie.
Quando terminò - che Allah Si compiaccia di lui - riferì che aveva visto il Profeta - che Allah conceda in suo favore la preghiera e la salute - compiere l'abluzione in quella modalità, dando buona novella del fatto che chiunque compia l'abluzione nello stesso modo e poi preghi due unità di preghiera con introspezione e presenza del cuore dinnanzi al suo Signore, sarà ricompensato da Allah per questa abluzione completa e questa preghiera devota col perdono dei suoi peccati precedenti.

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Alcune nozioni utili tratte dal Ĥadīṯ

  1. La preferibilità di lavarsi le mani prima di immergerle nel recipiente all'inizio dell'abluzione, seppure non ci si sia appena risvegliati dal sonno; mentre nel caso in cui ci si sveglia dal sonno notturno, è obbligatorio lavarle.
  2. Occorre che l'insegnante intraprenda i metodi che meglio garantiscono la comprensione e la solidità della conoscenza allo studente, e tra questi vi è l'insegnamento pratico.
  3. Occorre che il fedele respinga durante la preghiera i pensieri relativi alle faccende mondane, poiché il completamento e la perfezione della preghiera consistono nella presenza del cuore in essa. Ma ad ogni modo è impossibile sfuggire ai pensieri, perciò occorre sforzarsi e non indulgere in questo.
  4. La preferibilità nell'abluzione di iniziare con le parti destre (del corpo).
  5. La legiferazione della successione tra il risciacquo della bocca, l'aspirazione dell'acqua col naso e il suo rigetto.
  6. La preferibilità di lavarsi il viso, le mani e i piedi tre volte, poiché l'obbligo è farlo una volta sola.
  7. Il perdono di Allah previsto per i peccati precedenti è legato all'applicazione di entrambi gli atti: l'abluzione e la preghiera di due unità, secondo la modalità descritta nel ĥadīṯ.
  8. Ogni parte del corpo coinvolta nell'abluzione è circoscritta: la zona del volto va dall'attaccatura dei capelli fino alla barba e al mento in lunghezza, e da orecchio a orecchio in larghezza. La zona delle mani va dalla punta delle dita fino al gomito, che è l'articolazione tra l'avambraccio e il braccio. La zona della testa va dall'attaccatura dei capelli sui lati del viso fino alla nuca. La zona dei piedi va dalle dita dei piedi fino alle caviglie.
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